Traslochiamo!
Rientrati dalle nostre faticose ferie finlandesi, Londra ci stava più stretta che mai. Agosto passava lentamente, i nostri lavori ci risucchiavano energia ,il nostro appartamento era più piccolo e angusto che mai. Fino a che, un meraviglioso giorno di fine estate, arrivò una mail che cambiò definitivamente il corso della della nostra vita. Ma facciamo un passo indietro.
Quando partimmo per Aaneksoki, a Luglio, la nostra primissima tappa fu Helsinki. In quel periodo infatti la mia carriera lavorativa londinese stava dando molte soddisfazioni e mi stavo diplomando in business management tramite l'università di City and Guilds. Mi era stato offerto un negozio da gestire in centro e, malgrado ne fossi lusingata, rifiutai l'offerta dovendo spiegare le mie intenzioni di trasferirmi in Finlandia nel giro di pochi mesi.
Mi aspettavo che il mio capo di allora reagisse negativamente, ma fu piacevole scoprire il suo supporto totale. Non solo: si offrì di contattare la manager distrettuale di Helsinki per me, presentandomi come un'ottima figura professionale da inserire nel suo team. Non avrei osato chiedere tanto: temevo di non essere in grado di svolgere le stesse mansioni in un Paese così sconosciuto in una lingua che ignoravo totalmente. Certo, parlavo già fluentemete tre lingue, ma a parte l'inglese, le altre due mi sarebbero state totalmente inutili. Dalla mia avevo soltanto sei anni di esperienza in azienda, e una raccomandazione.
Evidentemente bastarono perché a Giugno fui contattata dalla manager finlandese, incuriosita dal mio curriculum ed entusiasta di incontrarmi ad Helsinki a Luglio.
I miei, arrivati in Finlandia un giorno prima di noi, vennero a prenderci in aeroporto e ci fermammo a dormire nei paraggi. Il mattino seguente infatti, il mio colloquio si svolse proprio lì, tra aerei e turisti curiosi.
Non sapevo come il colloquio fosse andato fino ad, appunto, Agosto. La persona con la quale si era svolto il colloquio mi contattò chiedendomi se saremmo riusciti a trasferirci nel giro di due mesi. Mi stava offrendo un contratto a tempo indeterminato a partire da Novembre.
Senza nemmeno pensarci risposi nell'immediato: assolutamente si! Dovevamo assolutamente farcela.
E così il caos tornò nelle nostre vite: avevamo due mesi per presentare le lettere di dimissioni, disdire l'affitto ,chiudere i conti, organizzare un trasloco, trovare un appartamento ad Helsinki, trovare un lavoro a Fred ed organizzare tutta la parte burocratica che un trasferimento in un altro Paese comporta.
Mentre Fred inviava curriculum senza tregua, io mi informavo su come entrare legalmente nel paese. Scoprii in fretta che per entrare in Finlandia è necessario mostrare un contratto di lavoro oppure provare di avere abbastanza liquidi per vivere autosufficientemente. Fred trovò un lavoro nel giro di due settimane, facendo un colloquio via Skype. Su quel fronte, eravamo coperti.
La fortuna di entrare con due contratti lavorativi già firmati, ci permise di pagare e prenotare un appuntamento online per richiedere il diritto di residenza provvisorio all'ufficio immigrazionne.
La ricerca di un appartamento in affitto fu inizialmente meno fortunata: ne trovammo tantissimi disponibili ma purtroppo ci rifiutarono tutti: per affittare infatti, in Finlandia, è necessario avere un numero di previdenza sociale. E noi l’avremmo ottenuto solo una volta terminata la trafila all'ufficio immigrazione.
L'unica soluzione che riuscimmo a trovare fu tramite AirBnB. Inviammo una richiesta per un bell’ appartamento in centro ad Helsinki, vicino ai nostri lavori.
Il proprietario, un simpatico giramondo incuriosito dalla nostra storia, ci rispose subito dandoci la possibilità di firmare successivamente un contratto di affitto privato. Pagammo due mesi di anticipo, sollevati dall'idea di avere una casa pronta ad aspettarci.
A quel punto era fine Settembre e dovevamo ancora organizzare il trasloco. Fortunatamente avevamo solo scatoloni da spedire: avendo sempre vissuto in affitto, non avevamo mai avuto bisogno di comprare alcun tipo di mobilio. Trovammo una compagnia talmente efficiente che trovo giusto nominare: "Anglo Pacific". Il loro servizio clienti fu eccellente. Pagammo solo 50 euro di anticipo su tutto il trasloco, mi aiutarono nel catalogare gli scatoloni ed il loro contenuto tramite inventario e vennero a ritirare tutto due giorni prima della nostra partenza. La consegna avvenne nel giorno ed orario concordato, una settimana dopo il nostro arrivo.
Lasciare Londra fu facile, dire addio ai nostri amici un po' meno. Ci stavamo lasciando alle spalle sei anni di vita e nonostante eravamo elettrizzati da questo nuovo inizio, sapevamo che alcune persone ci sarebbero mancate. Oramai eravamo esperti della tratta UK-Finlandia: arrivare fu semplice ed il viaggio piacevole.
Il 31 Ottobre 2019, un giorno dopo il nostro arrivo, avevamo già un appuntamento all'ufficio immigrazione. In tre ore, avevamo il nostro permesso di soggiorno provvisorio, eravamo registrati all'ufficio tasse e richiesto il nostro numero di previdenza sociale. Nel giro di qualche giorno i documenti necessari per lavorare erano pronti. Due mesi dopo, eravamo residenti permanenti.
I nostri contratti lavorativi cominciarono il 16 e l’11 Novembre. Passammo dunque una decina di giorni ad esplorare Helsinki, grazie anche al proprietario di casa che si trasformò in un'eccellente guida turistica. Scoprimmo ristoranti, chioschi e mercati caratteristici e visitammo tutto quello che ci fu possibile, mangiando soddisfatti ogni piatto tipico che ci veniva proposto. La nostra agognata vita Finlandese era appena cominciata.
Ancora non sapevamo quanto quella scelta frettolosa fosse fortunata. Tre mesi dopo il nostro arrivo infatti, una pandemia mondiale costrinse tutto il mondo a cambiare vita e piani futuri.
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