Estate 2019

Il 2019 fu per noi l'anno della vera svolta. A fine Gennaio, eravamo ufficialmente dei proprietari terrieri. Proprietari di un terreno però lontano. Vivevamo ancora in un piccolo studio Londinese, dove il rumore del traffico era perenne e la sensazione di essere soffocati da quella vita che oramai non ci apparteneva più, ci stava opprimendo

Per assurdo, l'idea di possedere un ettaro di terreno verde e meraviglioso che aspettava solo noi era ancora più intollerabile che non averlo. Ci alzavamo alle 3 del mattino per andare a lavorare, respiravamo smog, passavamo ore a lavoro nel caos esigente di Londra, ed eravamo tristi. Certo, fieri ed orgogliosi del nostro passo in avanti..ma fondamentalmente tristi perché troppo lontani. 

Prendemmo la difficile decisione di non chiedere alcun permesso né ferie per 7 mesi, in modo da poter passare l'estate nel nostro posto felice. Prenotammo dunque 3 settimane di ferie a Luglio, decisi a cominciare i lavori.

Nei mesi successivi, la smania di libertà venne sostituita dalla razionalità. Come potevamo restare 3 settimane in un terreno senza possedere né una tenda, né elettricità, né acqua corrente, né materiale da lavoro? E come potevamo trasportare tutto in aereo?

Ancora una volta, questi ostacoli non ci hanno mai spaventati. Passavamo ore a parlare, immaginando scenari, possibili, soluzioni, facendo ricerche e ridendo delle nostre idee a volte assurde

Eravamo consapevoli che la proprietà avesse già elettricità, acqua e fogne. Ma la casa era ormai a pezzi, con il tetto crollato e il pavimento pieno di buche. Utilizzarla era impensabile

Dunque, le prime problematiche da risolvere nell'immediato erano: dove dormire, come lavarsi, come andare in bagno, come avere elettricità, come cucinare, come fare la spesa (il negozio più vicino si trova a 1 ora e mezza di cammino)

Tramite un sito finlandese trovammo una tenda militare ampissima, molto alta, circolare, con la possibilità di inserire al centro una stufa a legna. Ci sembró la soluzione più logica.

Parlando e confrontandoci con la nostra famiglia, ci venne suggerita un'altra soluzione allo stesso prezzo. Una Kota

La kota finlandese è una casetta generalmente in legno dalla tipica forma esagonale, al cui interno si trova un focolare centrale sia per cucinare, che per riscaldare l'ambiente. È inoltre fornita di griglia e affumicatore, finestre, panche, cappa e caminetto. Ci Siamo resi conto che non solo avremmo potuto dormire all'interno con un materasso gonfiabile all'asciutto, ma avremmo potuto riscaldarci e cucinare praticamente tutto quello che volevamo. Inoltre, avremmo potuto conservare i nostri strumenti, vestiti, stivali, materiali lontani da intemperie. 

Finalmente la soluzione perfetta

Contattammo il venditore rendendoci conto dell'ennesimo ostacolo: di nuovo, la barriera linguistica. Fu a fatica che finalmente trovammo una persona nel servizio clienti disponibile a rispondere abbastanza velocemente e con un inglese comprensibile. 

Scoprimmo che sarebbe stato necessario costruire una base cementata per supportare la kota, come si fa con le fondamenta di una casa. Inoltre, non provvedevano al montaggio o all'installazione e le istruzioni erano solo in finlandese

A quel punto, scherzando, chiesi ai miei se avessero mai desiderato visitare la Finlandia. Che sorpresa scoprire che stavano già considerando l'idea!

Le nostre prospettive di riuscita aumentarono improvvisamente. I miei pianificarono di venire in camper dall'Italia, attraversando l'Europa, passando dalla Polonia, portandoci anche una tenda da campeggio da usare mentre la Kota veniva costruita. E questo passaggio fu fondamentale: una mia collega polacca infatti, mi suggerì un sito dove avremmo potuto acquistare tutti i materiali necessari ai lavori (seghe, martelli, tagliaerba, pale ecc.) a prezzi stracciati. Non solo: mia madre, grazie a delle vecchie conoscenze di couchsurfing, contattò un ragazzo Polacco che aveva ospitato in Italia, il quale si rese disponibile a ordinare ciò di cui avevamo bisogno e riceverlo presso il suo domicilio, in attesa del loro passaggio.

Passai settimane a compilare liste in italiano di materiali a me prima sconosciuti, traducendole poi in inglese, portandole a lavoro dove la mia collega le traduceva a sua volta in polacco. A quel punto inviavo le liste tradotte a mia mamma la quale le passava al suo contatto in Polonia che procedeva all'ordine. Furono dei mesi caotici.

Nel frattempo, riflettevo anche al problema di elettricità e toilette. 

Su Amazon acquistai una doccia portatile da campeggio e una mini tenda verticale che facesse da bagno. All'interno, avremmo posto un wc da camper portatile, gentilmente regalato da amici camperisti dei miei genitori. 

Ma non ero ancora soddisfatta: la mia paura era di inquinare quello che per me era, ed è, l'Eden. Come potevo riempire di sapone e detersivi ciò che in futuro volevo trasformare in una bio farm? 

Fu così che mi avvicinai per la prima volta al mondo dei cosmetici e saponi organici. Guardando video, blog, articoli e libri, scoprii che era più facile farseli da soli che comprarli. Ne restai affascinata. Durante la primavera, avevo prodotto abbastanza sapone, dentifricio, sapone per i panni, deodorante e prodotti per la pulizia per poter affrontare la nostra avventura. Fu così, da una necessità, che Chez Nous Finland Soaping nacque

All'inizio, speravamo di poter utilizzare il generatore del camper. Purtroppo però ci siamo subito resi conto che non sarebbe stato possibile: il sentiero che conduce dalla strada al terreno non è praticabile in auto

Contattammo dunque l'agente immobiliare facendoci dare le coordinate delle agenzie con le quali erano stati stipulati i contratti di acqua corrente ed elettricità. 

Di nuovo, la comunicazione fu impossibile. Talmente impossibile che soltanto una volta arrivati al terreno e fatta amicizia con i migliori vicini di casa che una persona possa desiderare, che risolvemmo davvero il problema. Ci offrirono i loro attacchi elettrici e passarono ore al telefono per noi richiedendo la riapertura temporanea dei contratti e la nuova intestazione. 

Scoprimmo poi che il nostro contatore era all'interno della casa pericolante e quindi non accessibile. Ancora oggi, non abbiamo sistemato la faccenda. Sfruttiamo la corrente dei vicini ogni volta, i quali non vogliono mai nulla in cambio. Come abbiamo detto, sono persone meravigliose e disponibili. Tanto disponibili che ci hanno aiutato a costruire la famosa Kota, assieme ai lavoratori che avevamo assunto per le fondamenta della stessa. 

Senza queste inaspettate, fantastiche persone, non saremmo mai stati capaci di fare tutto da soli. 

Le tre settimane passarono nella natura, nel fango (la pioggia ci ha fatto compagnia per due settimane su tre) e tra le zanzare.

Ascoltate bene le nostre parole: se avete intenzione di passare le vostre vacanze estive in Finlandia, investite su litri di Autan e olio essenziale alla menta (amico fidato contro il prurito). La Finlandia è fatta di alberi, acqua e zanzare. Fidatevi.

Passammo anche dal comune di Äänekoski, per conoscere chi ci aveva aiutato da remoto in quei mesi per tutte le questioni burocratiche che stavamo sollevando. Ci accolsero come una famiglia, dandoci anche la possibilità di parlare seriamente del progetto e presentando il nostro business plan

Grazie a questi giorni passati a lavorare sodo, montando la kota, tagliando l'erba alta quanto un uomo adulto, raccogliendo spazzatura e plastica accumulatasi per anni, tagliando arbusti ed erbacce, preparando cataste di legna da ardere per l'inverno, facendo spazio per le future serre, che gettammo le basi per tutti i progetti che si susseguirono.

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