La vita in Finlandia
Nell’ autunno 2019, la nostra agognata vita Finlandese era finalmente cominciata. Ad aumentare la nostra felicità, c'era la consapevolezza che avremmo festeggiato un magico natale innevato. Autunno e inverno sono da sempre state le nostre stagioni preferite e poterci godere la Finlandia in questo periodo dell’anno era davvero entusiasmante. Sognavamo metri di neve, cioccolate calde e pattini sul ghiaccio.
Purtroppo però, l'inverno 2019-2020 fu triste quanto la pandemia che arrivò con esso. Fu un inverno senza neve, umido e grigio. In realtà però eravamo talmente presi dalla nostra vita e dai nostri progetti che non soffrimmo troppo la mancanza del freddo sperato.
Dieci giorni dopo il nostro arrivo, cominciammo a lavorare. Già al momento della firma del contratto mi accorsi delle enormi differenze nel mondo del lavoro finlandese.
Innanzitutto, il rispetto nei confronti del tempo libero del lavoratore. Mi venne spiegato che in Finlandia non era consentito lavorare più di sei giorni di fila ed i turni non potevano durare più di 9 ore. La pausa come i turni nei weekend vengono pagati di più. Ad esempio, i turni domenicali vengono pagati il doppio.
Nel caso il personale venga chiamato durante il giorno libero e decidesse di accettare il turno (assolutamente non obbligatorio), questo viene pagato come se fosse una domenica.
Inoltre, turni prima delle 6 del mattino e dopo le 18 di sera prevedono normalmente una maggiorazione di 4 euro l’ora.
Festivi come Natale, Capodanno o feste nazionali vengono riconosciute come tali e la maggior parte degli esercizi sono chiusi. Per la prima volta nella mia vita lavorativa, festeggiai il Natale e Capodanno a casa. Passammo il 30, 31 e 1 nella nostra kota ad Äänekoski. Fu anche l'ultima volta però: nonostante la legna preparata d'estate, non riuscivamo a scaldare l'ambiente abbastanza per passare la notte sotto i - 20. Nei mesi successivi, aspettammo intelligentemente Marzo e poi Maggio per tornare a lavorare sul terreno.
Tornando alla mia vita lavorativa finlandese, scoprii che
la malattia è pagata come un turno lavorativo. E' sufficiente chiamare e avvisare con un anticipo di almeno due ore prima dell’inizio del turno. Dopodichè, tramite mail, bisogna informare il dottore privato aziendale il quale, in base ai tuoi sintomi, invia un certificato medico.
Per noi, tutto ciò era fantascienza.
Un'altra enorme differenza riscontrata a lavoro fu il rapporto con i colleghi. Inizialmente ebbi difficoltà ad integrarmi: non riuscivo a capire se la loro freddezza ed il loro distacco fossero dovuti alla mia presenza. Erano gentili, parlavano quasi sempre in inglese per non mettermi a disagio, ma non ero abituata a quei lunghi silenzi imbarazzanti e a quella poca se non inesistente mimica facciale. Con il tempo, cominciai a capirli come loro cominciarono a capire me, con le mie mani gesticolanti e il mio spirito sarcastico. Scoprii il loro animo onesto, gentile e giusto. Fu comunque inizialmente un grande shock culturale.
Per non mettere in difficoltà il team, imparai le basi per poter servire i clienti in finlandese. I miei colleghi mi lasciavano post-it in giro per il negozio con i vari modi di dire e traduzioni. Con non pochi strafalcioni, anche i clienti cominciarono ad abituarsi a me. C'è anche da dire che trovare qualcuno che non parla inglese perfettamente ad Helsinki è difficile. Le volte in cui non capivo infatti, i clienti passavano velocemente e senza problemi all’inglese, cosa che mi metteva davvero a mio agio. Avrei preferito sicuramente evitare la figura dell' "ignorante" ma mi consolavo sapendo che il finlandese è tra le lingue più difficili al mondo.
L'internazionalità linguistica qui è intrinseca: già da bambini si impara lo svedese, il finlandese e l’inglese.
Lo svedese ed il finlandese vengono insegnati fin da subito a scuola per la lunga storia che li lega: ma guai a scambiarli tra di loro, non ti perdonerebbero!
L'inglese invece viene imparato ancora prima, per il semplice fatto che film e serie tv non vengono doppiate. Questo porta ad un facile e veloce apprendimento della lingua, modi di dire e soprattutto pronuncia.
Il livello di scolarizzazione qui è il più alto del mondo, le università sono gratuite e i libri universitari e scolastici si trovano sempre nelle grandi librerie pubbliche.
C’è un grande rispetto, da me mai visto prima, verso l’ambiente. Nel 2020 la Finlandia è stata il Paese Europeo con un maggiore taglio di emissioni di CO2 (-5.2%) e ha raggiunto il 40% di energia prodotta mediante risorse green. Noi stessi, tramite un app che regola i nostri contratti e consumi elettrici, possiamo scegliere la nostra personale fonte di energia.
Il supporto alle famiglie è forte e stabile. Tra il 2020 ed il 2021 infatti, per diversi mesi non abbiamo potuto lavorare (rallentando così putroppo anche i progetti per il nostro terreno). Durate la cassa integrazione, il governo paga 33 euro al giorno a persona (circa 700 euro al mese) più la metà dell' affitto, oltre agli assegni familiari ed al bonus bebè (100 euro al mese fino al 17esimo anno del bambino).
Il servizio sanitario è gratuito ed avanzato. Al momento mi trovo in maternità ed il supporto che mi viene offerto quotidianamente durante la gravidanza è eccezionale. Tramite un’app, posso contattare la mia ostetrica, prenotare appuntamenti, vedere le mie analisi e avere suggerimenti. Inoltre, il governo manda a tutte le gestanti uno scatolone chiamato "maternity package”, il quale contiene vestitini, tutine, giacche, set letto, giochi e oggetti per la toilette per il piccolo in arrivo.
Persino ottenere adeguate cure odontoiatriche, ad esempio, è estremamente facile. Si richiede un appuntamento telefonico (urgente o non) e l'operatore, controllando il tuo indirizzo di residenza, prenota nella clinica più vicina a te. Normalmente, un intervento di carie si aggira intorno ai 30 euro.
Potremmo dilungarci per ore raccontando i motivi per il quale siamo innamorati della Finlandia. Facci sapere con un commento qui sotto, oppure tramite i social, se desideri saperne di più e cosa ti interesserebbe scoprire!
2 commenti
Ciao Chiara!! Grazie mille per aver dedicato del tempo alla lettura del nostro blog e al tuo supporto! Lavoravo da Starbucks (al passato perché sono in maternità da marzo!). Ho lavorato da Starbucks come Assistant manager e cover manager a Londra per 6 anni.. Quando ho parlato al mio capo dell’eventuale trasferimento in Finlandia mi ha offerto di mettersi in contatto con la manager distrettuale di Helsinki! Mi hanno proposto come shift manager (supervisore) e così è andata! Grazie ancora, un abbraccio!
Super interessante Ambra! E complimenti per questa avventura! Ora sono curiosa di sapere di che lavoro ti occupi e di come lo hai trovato! Se non sono indiscreta. In bocca al lupo per tutto ;)
Ps: mi piacerebbe venirti a trovare e a comprare i vostri prodotti un giorno <3